Quello lì non è uno che ripete, e non lo dice solo perché qualcuno – nello specifico un assai più trascurabile Paganini – lo ha già detto prima di lui e Josè tipo da arrivare secondo non lo è mai stato.
E’ l’Inter ad essere pazza, ma stavolta sul serio e non di gioia, perché nel momento del trionfo inattaccabile, quello ottenuto senza sconti e contro tutti, riesce a rovinarsi il futuro prossimo.
Perché bisogna essere veramente matti a non trattenere a forza il vate di Setubal, al secolo Josè Mourinho, un essere mezzo uomo e tutto mago che ha trasformato una squadra barzelletta – citofonare Severgnini – nella regina d’Europa…
Uno che ha dato via Ibra-cadabra, che tanto di maghi ne basta uno solo, per prendere un difensore scartato dal Barca stellare e soprattutto Diego Milito: un già trentenne con la faccia da sceneggiata napoletana – o da poliziottesco anni ’70 – senza tatuaggi, senza orecchini e senza diritto di cittadinanza nel regno dei Cristiano Ronaldo e dei David Beckham.
Milito no, non lo vedremo mai in una campagna di Armani, ma state tranquilli che le chance di (continuare) a vederlo in mezzo all’attacco telecomandato dal profeta portoghese sono sempre più alte.
Perché Josè nostro – anche se nostro ancora per poco – pirla non è e lo ha detto subito, tanto per non creare equivoci, e quindi figurati se uno con la faccia da Don Bastiano del “Marchese del Grillo” se lo lascia scappare…
Josè ha fatto ieri sera l’ultimo dispetto alla Roma, rubandole uno “slogan” dei latini tanto caro al tifo capitolino…lui sì che ormai può dire “Veni, Vidi, Vici” alla faccia dei Ranieri di tutto il mondo, quelli bravi sì, ma senza quel guizzo, o quel “quid” – sempre per indispettire i latini – che li rende speciali…
Josè speciale lo è sempre stato e lo ha sempre saputo, questo (o quello) è il suo mondo e noi siamo solo spettatori di passaggio…quindi mettetevi comodi che the show must go on o - come sarebbe più corretto – el espèctaculo tiene que continuar, magari rimanendo in quel Santiago Bernabeu ad insegnare ai blancos milionari come si vince, anche senza i Ronaldi e i Kakà, ma con i Maicon e i Militi…anche a Madrid hanno capito che aria tira, Josè è venuto, ha visto ed ha vinto, come sempre…
Noi, dopo due anni, torniamo sulla terra e sarà meglio riabituarsi in fretta ai Ranieri…che messi come stiamo messi, magari ce li meritiamo pure…
VALEVA LA PENA ASPETTARE ANNI PER AGGIORNARE IL BLOG E LEGGERE FINALMENTE L'APOTEOSI DI MOU...
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